venerdì 31 agosto 2012

Il Cardinale Può

Il Cardinal Martini è da anni affetto dal morbo di Parkinson, e nelle ultime settimane le sue condizioni sono peggiorate al punto che non riesce più neanche a deglutire il cibo.
Non ha perso però la lucidità, ed il neurologo Pezzoli che l'ha in cura fa sapere che il cardinale ha rifiutato l’alimentazione artificiale per via addominale, il sondino naso-gastrico ed ogni forma di accanimento terapeutico.

Dove sono ora tutti i fondamentalisti per la vita che si stracciavano le vesti per Eluana Englaro o per Piergiorgio Welby?! Dove sono finiti quelli che tuonavano contro la decisione di non essere alimentati artificialmente e l'autodeterminazione dell'individuo!?
Ricordo anche le vostre farneticazioni rabbiose contro l'indisponibilità del corpo, della vita ("la Vita è di Dio!") quando a fare scelte del genere c'erano dei poveracci malati bloccati al letto da decenni.
Stavolta NO, la decisione del Cardinal Martini suppongo verrà accettata e rispettata. Anche dai vari Gasparri, Quagliarello o Formigoni che a suo tempo sbraitavano contro la libera scelta di Eluana.

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Lui Vuole Vivere, anzi Sopravvivere

Ma chi l'avrebbe mai detto, Emilio Fede in politica. "Berlusconi non ne sa niente" si è affrettato anche a puntualizzare. Excusatio non petita, accusatio manifesta.
Lancia così il suo movimento, col quale vorrebbe candidarsi alle prossime elezioni: 'Vogliamo Vivere'; solito nome vacuo, senza significato, e che accontenta tutti (come fu 'Forza Italia').
E' sempre pieno il fiume di persone che dal mondo dello spettacolo (e non ditemi che il suo TG4 apparteneva al 'mondo dell'informazione') passano o tentano di riciclarsi sui seggi del Parlamento.
Forse 'Vogliamo Vivere' è il flebile urlo lanciato dagli embrioni delle donne che vogliono abortire... mi viene in mente il suo collega Ferrara, quando lanciò la lista 'No Aborto'.

Vorrei capire chi glielo impedisce, a lui, di vivere... chiediamolo magari ai giovani precari a cui non viene concesso un mutuo in banca perchè senza stipendio fisso, grazie alle leggi introdotte da quello che vuole appoggiare e che "non ne sa niente".

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giovedì 30 agosto 2012

La Poltrona Tira

Vendola dice di avere il "dovere morale" di portare i giovani di Sel in Parlamento, e per non correre il rischio che rimangano fuori anche nella prossima legislatura, sarebbe pronto anche ad un listone unico con il Partito Democratico. E' quanto emerge da un articolo del Corriere della Sera ripreso da Leonardo Masella, esponente del PRC.

Intanto vorrei capire alcune cose: che significa "dovere morale"? A chi la deve, la loro presenza in Parlamento? Se gli Italiani la riterranno necessaria, voteranno Sel, se no voteranno qualcos'altro. Anzi, se facesse un listone unico con il PD, potrebbe giocarsi molti voti.
Per come la vedo io, suona quasi come una presunzione di superiorità morale sugli altri. Una vecchia malattia che  colpisce molti personaggi di sinistra e di exsinistra (leggi PD).
E poi, anche il partito di Bersani, si fa usare così? Capisco che non abbia un'identità, non ci sia accordo su niente, e l'unico obiettivo sia tirare a campare, ma un minimo di dignità verso chi la pensa palesemente in modo diverso da voi, su (forse, qui).
Magistrale la piccatissima battuta rivolta a Vendola dall'ex segretario PRC Bertinotti: "Allora tanto valeva fare un ufficio di collocamento e non un partito".

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La Palata di Merda Populista

Che i Senatori a vita possano influenzare la volontà popolare è vero: con i loro voti è capitato di raggiungere la risicata maggioranza che serviva ad un Governo per sopravvivere. Posso anche essere d'accordo che siano un'istituzione aristocratica (lui la definisce "feudale" e "baronale"), di gente scelta da qualcuno (il Presidente della Repubblica) nominato da gente (il Parlamento) eletta dal Popolo (anche se a volte non è chiaro perchè avrebbero "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario" - art. 59, comma 2 della Costituzione).
Tuttavia, quello che Grillo scrive sul suo blog a proposito di loro è solo un delirante trionfo di populismo. Bastano 3 parole (peraltro evidenziate nel testo) a far naufragare la nave di un ragionamento che poteva anche essere logico: "NON MUOIONO MAI".

Ma di cosa stiamo parlando?! Dell'immortalità come dono politico? Dell'augurare la morte a qualche italico Gilgamesh?! Che razza di giustificazione è questa?
E la cosa peggiore, sono le decine, centinaia, migliaia di persone (soprattutto giovani) che davanti a qualsiasi sussurro del loro capo branco si incazzano, si agitano, sbavano e digrignano i denti, al grido di "vi seppelliremo vivi!!!".

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mercoledì 29 agosto 2012

La Soluzione Reale ad una Crisi Virtuale


"Ripartire dall'economia reale" ha chiosato giorni fa il Presidente del Consiglio Mario Monti. E dietro questa stringata affermazione ci sono tutti i perchè della Crisi.
I flussi economici e finanziari attuali sono composti da miliardi di euro di derivati e titoli tossici (secondo alcune stime pari addirittura a SEI VOLTE il pil MONDIALE) che non hanno alcuna corrispondenza nella società reale. Chi ripagherà per queste enormi voragini di debito create col niente? Al prezzo di quali sacrifici?

L'economia reale, sono invece le patate, le mele, ma anche il tempo del contadino che le raccoglie, il carburante del trattore che ara la terra, il pesticida che tiene lontani i parassiti.
Sono beni materiali, anche se astratti (come il tempo), sono quantificabili, valutabili e misurabili.
Stiamo invece cercando di creare soldi dal nulla, trasformare in ricchezza l'aria di finestra. O meglio, trasformando in ricchezza degli andamenti, dei trend, delle valutazioni, delle quotazioni.
Senza voler mettere in discussione grandezze come il plusvalore o l'inflazione, l'economia attuale non solo ha superato il concreto, l'astratto, ed i classici settori industriali primario, secondario e terziario, qui siamo oltre.
Tornare con i piedi per terra, riprendere il contatto con l'economia reale, interropendo la catena di speculazioni selvagge fondate solo sul valore del denaro (come per le vendite alle scoperto, qui), può aiutare il mondo a riprendere le redini dello sviluppo.


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Ok, però Bilanciamo

Più che fondata una proposta che ho intercettato via Twitter relativamente ai progetti del Ministro in tema di Salute.
La bozza del maxidecreto, che all'esame del pre-Consiglio dei Ministri ha sollevato problemi di copertura e costituzionalità, e si pensa a vari ddl separati, contiene anche una nuova sovrattassa sul cibo, in particolare sulle bevande gassate e zuccherine.
Può avere un senso, in quanto obesi e diabetici sono chiaramente un costo per il sistema sanitario nazionale, che ricadono sulla collettività intera; però a quel punto la metti anche sul sale, sull'olio, che possono provocare malattie cardiovascolari, sui monitor, che danno problemi agli occhi, etc etc.
Praticamente l'abuso di tutto può dare complicazioni. Condivido il ragionamento del giornalista Parenzo ieri sera alla radio, accetto di strapagare le sigarette perchè fanno male, ma il cibo, in generale, non puoi tassarlo. Faccio notare, che comunque la fat-tax sul cibo grasso e dannoso (tornando al discorso di prima, solo su qualcuno, ndr) è già da anni attiva in Francia.

La proposta arrivata via Twitter, semplicemente chiede un contrappeso, perchè se metti un balzello in più sul cibo dannoso, è lecito chiedere un'agevolazione per quello sano. Attualmente l'IVA su questi prodotti è al 4%, e già da tempo mi piaceva l'idea di una riduzione all'1% simbolico.
Pensi sia una buona idea? Beh, la proposta via Twitter, che ripeto avevo già teorizzato io anni fa, è di Francesco Storace.

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martedì 28 agosto 2012

L'Accusa che va Bene per Tutto

Mai accusa fu più abusata in politica. "Fascista" è quell'evergreen retorico che rievoca il tremendo passato storico del Paese, e che per un politico della Repubblica Italiana dovrebbe rappresentare il massimo dell'offesa.
Mica come l'Onorevole La Russa - Deputato della nostra Repubblica Democratica - che lo considera addirittura un complimento. Praticamente un quadrato felice di sentirsi dire che è rotondo.

Tutto è partito dalle accuse di Bersani a diversi personaggi della rete, rei, a suo dire, di utilizzare un "linguaggio fascista", come il "siete zombie" o il "vi seppelliremo vivi" tanto cari ai seguaci di Grillo.
Non ha detto che chi dissente o chi non la pensa come lui è fascista, come hanno sintetizzato molti organi d'informazione.
Però mi pare che qui l'aggettivo fascista c'entri come i cavoli a merenda. Sono toni certamente violenti ed arroganti, ma il Fascismo non c'entra niente. Non è che tutto quello che è sbagliato è fascista, su.

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Potrebbe Essere un Boomerang

La Corte europea dei diritti umani ha bocciato la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, in particolare sul punto riguardante la diagnosi preimpianto degli embrioni. Ora, non so se ne sia contestata solo l'applicazione perchè la coppia è portatrice sana di fibrosi cistica o venga così smontato l'intero impianto della legge.
La sentenza, che diverrà operativa se entro 3 mesi nessuna delle parti farà ricorso, condanna inoltre lo Stato Italiano a versare 15.000 € di danni morali ai coniugi ed al rimborso delle spese legali.

Attenzione, però, perchè il cortocircuito di norme che la Corte contesta potrebbe rivelarsi un boomerang.
Cioè, viene appurato che "il sistema legislativo italiano in materia di diagnosi preimpianto degli embrioni è incoerente" in quanto allo stesso tempo un'altra legge dello Stato permette alla coppia di accedere a un aborto terapeutico in caso che il feto venga trovato affetto da fibrosi cistica; ma questa potrebbe essere una ghiotta arma in mano all'integralismo cattolico per ricominciare a tuonare contro la legge 194, quella sull'aborto.

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lunedì 27 agosto 2012

Tanto Per

Il Diritto di Critica è uno dei paletti che orgogliosamente sostengono l'impalcatura della Democrazia. Ma ogni tanto, capita che qualcuno ne abusi, e preso dall'effluvio della protesta, si lanci in critiche anche contro delle cose inoffensive o addirittura di buon senso.

E' il caso di un appello che gira in rete: si denuncia un terribile inciucio della maggioranza per addebitare il canone del servizio televisivo pubblico direttamente sulla bolletta dell'energia elettrica. Ovviamente il tutto condito con accuse, insulti, e con inviti ad uno sputtanamento dei politici colpevoli.
Ma, ho detto io ad uno di questi populisti dalla protesta facile, "se anche cambia il canale per il pagamento di una tassa che va comunque versata, qual'è il problema?".
Anzi, aggiungo, in questo modo c'è anche un bollettino in meno, si pagano due cose con un versamento unico... quale sarebbe lo scandaloso complotto perpetrato ai danni dei cittadini?
Poi è ovvio che non puoi farlo pagare a tutti, il canone, ma solo a chi ha l'apparecchio televisivo.

Quasi sullo stesso filone, s'inseriscono le insensate provocazioni di un gruppo su Facebook, "ABOLIRE I LIMITI DI VELOCITÀ", per cui le limitazioni alla velocità sarebbero solo un modo per raccogliere denaro facilmente, senza alcuna utilità pratica. Ed anzi, la causa prima degli incidenti sarebbero i "cartelli che distraggono". Non il cellulare o il giornale che spesso maneggia chi guida, sono i cartelli a distrarre.

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Con gli Stessi Poteri

E' stato presentato l'8 agosto un testo di legge firmato da circa quaranta esponenti del PdL per chiedere l'istituzione di una Commissione Parlamentare, composta da 10 deputati e 10 senatori, sulla trattativa Stato-Mafia.
La cosa che più mi lascia allibito, senza voler commentare il tempismo o gli estensori di questo documento, è la nota per cui la commissione potrà procedere "alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria".

Con una scusa o con l'altra, il centrodestra continua a provarci a calpestare il principio della separazione dei poteri che rappresenta una delle fondamenta della democrazia.
E non è una questione di lana caprina o una sottigliezza, è proprio un'abuso degno di un regime dittatoriale, oltre che un palese conflitto d'interessi, per dirla in modo riduttivo.

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L'Idea è Quella Giusta

L'Onorevole Galli, deputato di Fli subentrato in Parlamento ad un collega del PdL eletto sindaco (e quindi decaduto dalla carica istituzionale precedente, ndr), lancia una proposta che in tempi di spending review appare un po' paradossale.
Accorpando 5 province tra Lombardia e Piemonte vorrebbe dar vita ad una nuova regione 'dei laghi', con l'obiettivo di ricalcare lo storico Granducato di Milano.
Ora, a parte le sue giustificazioni economiche e retoriche, credo che l'idea centri la mia personale visione di regionalismo territoriale.

Intendo dire che secondo me le regioni andrebbero ridisegnate proprio per consentire una più facile tutela del territorio e delle esigenze ad esso legate.
Pensare, ad esempio, ad una regione Adriatica, che comprenda le zone affacciate sul mare; una regione Alpina, che preservi il territorio montano settentrionale; anche, perchè no, una regione Padana, che tuteli l'agricoltura e il territorio della pianura.
Ora come ora, invece, abbiamo confini regionali disegnati su criteri culturali che non portano a niente in termini di utilità. Ci sono regioni come l'Emilia Romagna che si possono trovare ad affrontare l'emergenza siccità, tenendo un occhio al livello del Po, frane sugli appennini modenesi, la subsidenza di Ravenna (ossia l'abbassamento del livello del suolo) o altre eventualità che poco o nulla hanno a che fare con le altre.
Ecco perchè trovo sensata una "regione dei lagni", che per omogeneità del territorio sarebbe più facilmente gestibile e difendibile. Poi del Granducato di Milano non mi frega nulla.

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lunedì 20 agosto 2012

Un Mondo Senza Garanzie

Una delle fasi iniziali della crisi fu quella dei mutui subprime, erogati dalle banche senza garanzie da parte dei contraenti.
Se, con la nuova filosofia del mercato, bisogna abituarsi a non avere il posto fisso, spostarsi e lavorare ogni giorno, inclusi i festivi, le possibilità sono due: o le banche non erogheranno più prestiti a nessuno (siccome verrebbero a mancare le garanzie, diventando quasi inutili, e su questo rispondevo al dott. Pagliaro ed alle sue lezioni di vita, qui), o le banche saranno costrette a ripetere una delle fallimentari esperienze che sono alla base della crisi, quella dei mutui senza garanzie, appunto.

Per cui è meglio che ci pensiamo bene a come procedere, perchè se la soluzione dev'essere quella di ricreare le condizioni affinchè la crisi si ripeta, spogliando dei loro diritti i cittadini ed i lavoratori, tutto pur di "tranquillizzare i mercati", mi sa che non abbiamo imparato niente da questa eclissi della politica.
 
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giovedì 9 agosto 2012

La Premessa di Giavazzi ai Nuovi Tagli

Ecco arrivare il rapporto del supertecnico Giavazzi, uno dei tre nominati dal Governo per individuare le aree dove è possibile tagliare e razionalizzare le spese dello Stato (ne parlavo qui). Giavazzi, in particolare, era responsabile di analizzare i trasferimenti alle imprese, e dal suo corpulento rapporto di 46 pagine si delinea una nuova spending review.
Tra ragionamenti politici, analisi e congetture economiche, vengono individuati tra l'altro 40 provvedimenti, anche riferiti ad eventi naturali o situazioni di emergenza, da sopprimere; ad esempio parte della legge 219/1981, riferita ad eventi sismici di quegli anni, parte della 691/1995, contenente provvidenze per le alluvioni dell'anno precedente, e tante altre.
Giavazzi, in collaborazione con 4 personalità provenienti dal mondo dell'università, è riuscito, scavando negli archivi dei codici, dell'INPS, della Ragioneria di Stato e della Banca d'Italia, a sviscerare tutti quei dati nascosti e quasi inaccessibili nascosti nelle pieghe dei bilanci, delle sovvenzioni e dei trasferimenti ai privati. Finalmente, dal rapporto emerge un quadro dettagliato che fa le pulci al borsellino dello Stato.

Condizione imprescindibile per avere l'aiuto dello Stato, sarà che esso incentivi davvero la produzione, la aumenti e sia di stimolo all'attività. Salvati dalle abrogazioni, quei finanziamenti che sono utili o destinati al servizio pubblico, in particolare istruzione, ricerca, sanità, assistenza e trasporti; inoltre, possono anche essere escluse quelle norme che riguardano la promozione, la valorizzazione e la conservazione del patrimonio artistico e naturale.
Per individuare le aree in cui agire, il Governo si avvalerebbe di un Comitato Tecnico (Ancora?! Ormai la odio questa parola...).
Ciliegina sulla torta, l'annotazione, in fondo, che i risparmi derivanti dall'applicazione dello schema di decreto redatto da Giavazzi saranno utilizzate per abbattere il carico fiscale su lavoratori ed imprese.
Questa è la premessa, vedremo ora cosa succederà.

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In Situazioni di Emergenza risorge la Destra Sociale

La destra politica ha tante sfaccettature, c'è quella nazionalista, quella seccessionista, quella anarcoliberista o quella fondamentalista religiosa. Esiste anche una concezione 'sociale' della destra, che è quella che si spende per aiutare i deboli, controllare l'ordine e tenerre la giustizia.
Non pensate a Berlusconi, lui non è la Destra, anche se ci hanno fatto credere il contrario; e neanche a Mussolini, un'estrema destra fondata sulla violenza e sulla repressione delle differenze. Fascista, appunto, come sono anche tante sinistre (ne parlo qui).

E' il caso di alcuni militanti di Casa Pound (Salamandra, area della Protezione Civile che fa capo ai fascisti del terzo millennio), immortalati ad una festa nelle tende del dopo terremoto in Emilia. Fotografati accanto a scritte in arabo, mentre preparano e servono i pasti ad immigrati sfollati.
E nell'associazione è scoppiato il putiferio, "non siete veri fascisti" l'accusa. Un forum di estrema destra in rete spaccato in due, oserei dire tra socialisti di destra e xenofobi intolleranti.
E Simone Di Stefano, raffiunto dal Fatto al telefono, spiega “Il nostro riferimento è solo la dottrina del fascismo. Siamo per il blocco dell’immigrazione, ma non per questo crediamo che lo straniero sia il nostro nemico”; infine taglia corto: “A Scortichino (frazione di Bondeno (FE), ndr) abbiamo fatto il nostro dovere, quello è il nostro modus operandi, e il resto non ci interessa”.
E dal forum Vivamafarka, una replica magistrale: "In situazione di emergenza non si sceglie chi aiutare e chi no".

Complimenti al gruppo Salamandra ed ai militanti di CasaPound che si sono spesi per prestare aiuto ai terremotati. Io, poi, continuerò ad oppormi al vostro fascismo in ogni modo, continuerò a criticarvi politicamente e non mi farete cambiare idea, però il vostro è stato un gesto importante, da vera Destra Sociale.

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Ci Pensano gli Altri

"La Magistratura tarantina ha scavalcato la Politica" commentava ieri il segretario dei Verdi Bonelli dai microfoni di Radio24. Ed infatti, ancora una volta, la politica si è dimostrata incapace di intervenire, e così è stata la giustizia a doversi far carico di risolvere la pericolosa situazione pugliese.
Poi, ovviamente, la Magistratura fa quel che può, fermando i lavori negli stabilimenti. Indirettamente sollecitate, quindi, solo a quel punto le istituzioni hanno pensato a stanziamenti e bonifiche del territorio.
Solo ora si interviene, e scandalosamente a difesa dell'Ilva. "È sconcertante che il governo ed in particolare il ministro dell'Ambiente Corrado Clini continuino a minimizzare sui livelli di inquinamento a Taranto attribuendone le cause al passato mentre la perizia chimica e quella epidemiologica della Procura di Taranto, che ha disposto il sequestro dei reparti a caldo del Polo siderurgico, si riferiscono al presente e non al passato" aggiunge Bonelli.
Ministro, Clini, che in barba alle sue competenze e responsabilità di Governo, sacrifica ambiente e salute sull'altare del Dio Euro: "Ilva è 75% PIL provincia di Taranto e 76% movimentazione del porto", "Grande ruolo nel sud." ha detto riferendo in Aula sul caso.

All'interno dovranno essere le acciaierie a pagare le spese necessarie alla bonifica, mentre i soldi pubblici stanziati per il risanamento riguarderanno solamente l'area esterna. Anche se personalmente credo sarebbe dovuta anche una loro partecipazione anche fuori dagli stabilimenti perchè se mi comporto male, ad esempio se lancio una palla dalla finestra e rompo il vetro, pago sia la mia finestra che gli eventuali danni che la palla fa fuori della casa.

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Il Paradiso Scompare


La Svizzera continua inesorabile il suo processo di europeizzazione, e sta perdendo il suo inviso ruolo di paradiso fiscale nel cuore del continente.
Gli accordi di Rubik sanciscono la fine del segreto bancario e dei tempi di di asset offshore superiori ai Pil di Giappone e Usa messi insieme. Si stima che il settore bancario si ridurrà di un terzo e il paese è condannato a perdere ricchezza.
La sola strada percorribile per queste banche elvetiche in futuro, una volta che le nuove regole entreranno in vigore, è quella di attirare una nuova clientela di ricchi e benestanti. Tuttavia, anche se il 'mercato offshore' dovesse scomparire, i manager delle principali banche svizzere sono convinti che l'industria finanziaria sopravviverè. Indebolita, ma non battuta: i gestori si sono preparati per tempo alla morte del modello offshore, anche per il bene dei propri clienti, ben prima dell'iniziativa della FINMA.

Una sorta di scudi fiscali, quelli firmati da Austria e Gran Bretagna con il fisco elvetico, che permetteranno il rientro delle ricchezze in via anonima. Dei 130-180 miliardi di euro depositati nei conti offshore, il governo di Berlino rivedrà solamente 1,7 miliardi, mentre al Tesoro di Londra dovrebbero rientrare 5 miliardi di sterline (8,25 miliardi di dollari).

"Il paradiso fiscale è destinato a diventare una specie d'inferno" dicono gli opinionisti. Il peccato originale è degli americani, che hanno abolito il segreto bancario, indebolendo la piazza finanziaria svizzera. Prima che il governo Usa facesse causa a Ubs, il 19 febbraio 2009, le banche svizzere hanno accumulato un terzo del patrimonio offshore mondiale nei 75 anni successivi alla legge del '34.

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mercoledì 8 agosto 2012

Tagli a Parte, qualche Buona Idea per la Sanità C'è

Pare che il Ministro Balduzzi stia preparando una rivoluzione nel mondo della Sanità. Una riforma redditocratica che secondo me non è male, anche se di applicazione un po' complicata.
"Via i ticket dal 2014" annuncia. Il nuovo meccanismo punta ad introdurre una franchigia legata al reddito (da sue dichiarazioni direi stimabile nello 0,3% del reddito lordo) entro la quale l'utente paga il servizio, mentre, una volta superata, ne è esente.
Ad esempio, per un lavoratore che guadagna 20.000€ lordi all'anno, si avrebbe una franchigia di 60€: fino a quella cifra, quindi, il lavoratore malato paga di tasca propria, e per le spese successive, interviene il SSN. Resta da capire come verranno conteggiate le spese mediche, se tramite una card elettronica, un database d'accesso per le farmacie, o che altro, ma un meccanismo del genere mi pare più equo di un ticket universale uguale per ogni fascia di reddito.

Intanto con la spending review approvata definitivamente ieri, è legge anche l'indicazione del solo principio attivo nelle ricette mediche (salvo imprescindibili esigenze terapeutiche che devono essere motivate dal dottore). Questo provvedimento ha messo in allarme varie associazioni, come la Federazione dei medici di famiglia (Fimmg) o Federfama, ed un attacco alla norma arriva anche dalla deputata Fli Chiara Moroni, secondo cui il provvedimento "uccide le aziende del settore e lascia i cittadini senza nessuno che li guidi nella scelta del farmaco più opportuno".
Beh, in Germania i farmaci generici sono il 67%mercato, in Gran Bretagna l'83%, e l'industria sta benissimo, ma questo Federfarma non lo dice.

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martedì 7 agosto 2012

E Chi l'ha Detto?

Scoperte migliaia falsi invalidi in tutta Italia, per una perdita di denaro pubblico di svariati milioni di euro in sussidi e pensioni irregolari.
Ma chi l'ha certificata la loro disabilità?! Perché ci sarà qualcuno che li ha visitati, e ha detto allo Stato che a loro è dovuto il sussidio; sono loro i principali responsabili di questa truffa.
Di questi dottori criminali però non si parla mai. Viene loro impartita qualche sanzione? Se sì, non ne sono informato.

A costo di apparire forcaiolo, io sarei per vietargli l'esercizio della professione medica (una volta usciti di prigione, chiaro).
Sul lato giustizia, poi però, io sono uno crede nella redenzione e nell'autocorrezione, e magari si può ammorbidire: la prima volta il divieto vale solo per 5 anni, poi se succede ancora, per sempre, ma non credo bisogni farsi molti scrupoli con gente del genere, che specula su una disabilità fisica (inesistente) a danno dell'intera comunità (e di chi quella disabilità ce l'ha sul serio).

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Arrivano i Veri Liberali

E questi non sono mica come quelli del '94 di Forza Italia, mi sa che questi fanno sul serio.
Non è passata inosservata la decisione dell'economista Oscar Giannino di costituire un proprio movimento politico, promosso dal sito Fermare il Declino in cui lancia un manifesto con 10 punti firmato da oltre 200 personalità. Tra loro, altri economisti, studiosi, professori, imprenditori ed anche politici, anche ex-esponenti del PCI.
Giannino, che sovente ascolto su Radio24 (e con cui a volte mi trovo d'accordo), non vuole però, nonostante gli svariati appelli a farlo, partecipare in prima persona alle tenzoni elettorali.

Siccome mi piace confrontarmi, anche e soprattutto con chi non la pensa come me, ho pensato di commentare per quanto conosco di economia e politica le proposte di Fermare il Declino.
Dismissioni del patrimonio pubblico e abbattimento dei costi della casta sono ormai immancabili tra i propositi di un nuovo movimento politico, e FID ci mette dentro anche i finanziamenti ai privati ed agli organi di informazione. Lotta all'evasione, e con le maggiori entrate semplificare il sistema fiscale e puntare sulla riduzione delle imposte su lavoro e impresa. E sin qui, parole già dette, discorsi già sentiti che ormai sembrano un presa in giro.
Si vorrebbe riformare la Costituzione introducendo il principio della concorrenza come metodo di funzionamento del sistema economico. E questo mi piace; ma sull'idea di appaltare i servizi pubblici a gare tra imprese concorrenti ho parecchi dubbi.
Collegata a questo, la volontà di liberalizzare maggiormente il mercato, inclusi i servizi professionali (e sarebbe ora, ne parlo qui) e di privatizzare la RAI (cosa che come già dissi in passato, non mi trova molto d'accordo).
Per i lavoratori, si chiede ancora maggior flessibilità (degli elastici ormai), e la parificazione normativa tra settore pubblico e settore privato. Altri strumenti da valorizzare sono la formazione e la semplificazione dell'accesso al mercato, cose per me molto importanti nel mondo del lavoro.
Si vogliono leggi sul conflitto d'interessi, sull'incandidabilità e sull'innominabilità di soggetti condannati per reati economici e corruttivi. Spicca anche un'ovazione alla delazione dei fenomeni di corruzione, che non mi vede del tutto contrario. Riformare i codici di procedura per far funzionare meglio la giustizia.
Meritocrazia, esaltazione del talento di donne e giovani contro le discriminazioni; incentivi e semplificazioni per coltivare le loro ambizioni imprenditoriali.
Il nono punto, quello riguardante l'incentivazione di istruzione e ricerca, sarebbe bellissimo, se non terminasse con il proposito di abolire il valore legale del titolo di studio.
Per finire, nel manifesto si propone l'ennesimo inutile federalismo con la separazione dei compiti tra i vari livelli di governo. Ecco, bravi, continuate ad ingrassare le casse regionali, provinciali, comunali e di quartiere frazionando sempre di più i lavori da svolgere, mi raccomando!

Insomma, questo manifesto contiene spunti interessanti (tanto che gli pseudo-liberali del PdL l'hanno già copiato, ne parlo qui), ma anche idee che secondo me ucciderebbero il potere dello Stato Sociale, nelle sue tutele e nei diritti da assicurare.

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lunedì 6 agosto 2012

Io Colgo le Occasioni

Si avvicina il compleanno di mia madre (il 21 agosto), ed io comincio a pensare qualcosa per trovarle un regalo.
Vengo a sapere che una cosa che le può interessare (non vi dico di cosa si tratta, potrebbe esserci anche lei tra i 66 visitatori che in media ogni giorno visitano queste pagine, ndr) è in offerta in questi giorni in un negozio del centro. E così, mi ci reco subito.
"L'ho preso perché era in offerta" rivelo poi a mio padre.
"Con un bell'anticipo, siamo solo all'inizio del mese" commenta "voi del libero mercato sempre a cercare dove spendere meno..!". Ricordo, a chi se lo fosse perso, che mio padre è un nostalgico stalinista militante del Partito Marxista Leninista Italiano.
"Certo" rispondo "mica come voi, che volete un mercato ridotto all'osso e con quelle poche cose che si possono vendere con il prezzo uguale da tutte le parti!".

Volevo solo riportare questo veloce scambio di battute, per sottolineare ancora una volta che il Libero Mercato è questo, la possibilità di ottenere prodotti e servizi a minor prezzo, usufruire di offerte, promozioni e fidelizzazioni.
Voglio vedere gli imprenditori lottare, fare a morsi e graffiarsi con le unghie per conquistare la mia fiducia ed il mercato, sacrificando il guadagno sull'altare della concorrenza. Voglio vederli alambiccarsi e studiare offerte impensabili per accaparrarsi la mia simpatia ed il mio favore.
Mica come in Italia, dove il mercato (non solo nel campo dei consumi, ma anche in quello del lavoro, ndr) è solo un'ammucchiata di caste, monopoli e privilegiati, come denuncio qui.

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Allora è Stato Anche Poco Furbo

Un'esponente di SEL, componente anche del coordinamento nazionale, Fulvia Bandoli, chiede a Vendola di essere sincero con i cittadini, perchè un'ombra di patto con i moderati esiste già, anche se il leader ha tentato di coprire la sua gaffe con le solite acrobazie retoriche (ne parlo qui).
L'accordo sarebbe da costruire solo dopo le elezioni, per continuare in quella misteriosa opera politico/mitologica che l'Agenda Monti.

“Il Patto con l’Udc come dice ogni giorno Bersani e come sta scritto nella carta degli intenti del Pd si farebbe dopo il voto…il patto tra centrosinistra e moderati darebbe vita al governo dopo Monti questo è il punto in discussione o non è ancora chiaro?" spiega Fulvia su Facebook "E siccome agli elettori va detta la verità anche sul governo che si propone perché non è un dettaglio bisognerebbe dire che alle elezioni si presenta una coalizione per ora fatta da pd e sel ma che il governo sarà fatto anche con un patto di maggioranza con i moderati."
E attacca "Questa è la differenza sostanziale che ho io rispetto a Vendola, io credo che il centro sinistra debba provare a vincere e a governare da solo, come ha fatto la sinistra in Francia, come abbiamo fatto in tanti comuni, dove come a Milano pareva che non avessimo nessuna possibilità, una alternativa per me è così…..il patto di legislatura con l’Udc non mi convince. E mi scuso con quei compagni che dicono che io non avrei capito…A me pare di avere capito. se poi ho capito male me ne scuso e con questo termino questa lunga discussione.”

Per dire la mia, se le cose stanno così, Vendola è stato anche incauto e poco furbo a lasciarsi sfuggire una strategia del genere.
Se un accordo di governo è qualcosa di ancora responsabilmente digeribile da un elettore medio di sinistra (c'è ancora qualcuno che difende il PD, più fedeli di così, ndr), un'alleanza coi democristiani è più simile ad un pugno nello stomaco per i progressisti che dovrebbero avere in Sel il loro riferimento.

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domenica 5 agosto 2012

La Privacy solo Quando Vi fa Comodo

Scoppia ora il caso Vergilius, l'evoluzione di tutor ed autovelox, capace di calcolare la velocità media sulle strade statali, ed anche di rilevare quella istantanea al passaggio. La rete si mobilita contro il nuovo grande fratellino, accusandolo di violare la loro privacy scattando foto al mezzo ed alla targa.
Ma voi non eravate gli stessi che urlavano "intercettateci tutti" quando Berlusconi & Co si scontravano con la Magistratura attaccavandosi alla riservatezza delle conversazioni telefoniche?
O la privacy vale per tutti e sempre, o diciamo finalmente che le forze dell'ordine possono tenere sotto controllo i cittadini per verificare che non tengano comportamenti illeciti.

I problemi, nei criteri e nelle rilevazioni sulla strada, sono altri: reati contestati a troppa distanza dal momento in cui vengono commessi, limiti di velocità ottocenteschi, calcolati quando le auto impiegavano 50 metri per fermarsi.
Me lo sono sempre chiesto, perché, se sono pericoloso per aver corso ai 62 km/h in una strada a 4 corsie dove però c'è il limite dei 50, mi notifichi la multa a 30 giorni di distanza? Sai quanta gente posso uccidere con la mia guida spericolata in un mese?
Mandami un sms entro 3 giorni, così almeno capisco il mio errore e mi modero, senza mettere in pericolo nessuno.

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venerdì 3 agosto 2012

Salve le Cavie Abruzzesi

E' stata approvata all'unanimità in Abruzzo una legge contro la sperimentazione animale e la ricerca di metodi alternativi.
Firmata dai consiglieri Chiavaroli (PdL) e Caporale (Verdi), la norma è "in assoluto tra le prime in Italia a regolamentare un nuovo ambito di intervento di carattere regionale, ossia quello delle alternative alla sperimentazione su animali, ponendo l'Abruzzo all'avanguardia in questo contesto scientifico".

Oltre che un provvedimento di civiltà, questa legge mette in evidenza come la sperimentazione pre-clinica fatta sugli animali spesso non abbia dimostrazioni e riscontri in quella clinica, sull'uomo. "Il 90% dei potenziali farmaci non supera le prove sui volontari umani mostrando effetti avversi che nei test sugli animali non erano stati rilevati", come la LAV e le associazioni animaliste hanno sempre fatto notare.
Secondo la relazione consegnata a supporto della legge "anche l'Ufficio di Farmacovigilanza dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) segnala un preoccupante aumento delle reazioni avverse ai farmaci che porterebbero a confermare l'inattendibilità della sperimentazione animale.
Questo divieto diventa quindi, indirettamente, uno strumento per tutelare la salute umana.

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giovedì 2 agosto 2012

Sentito che Tonfo?

Ecco che la stella nascente del centrosinistra, un centrosinistra in cui potevo anche riconoscermi, si schianta al suolo e si spegne in un lampo. Parlo ovviamente di Nichi Vendola, che pochi giorni fa ha aperto all'alleanza con l'Udc e semiscaricato l'IdV. Non è un lapsus o una gaffe, in molti dicono che era nell'aria.
Un tonfo rovinoso, che ha scatenato un terremoto in rete, a cui il Presidente della Regione Puglia (che parla come fosse un Premier, ma non lo è, ndr) ha risposto con un dietrofront degno del miglior Berlusconi d'annata.
Poi ha aggiustato un po' il tiro, dicendo che non si pongono veti a nessuno e si dialoga con tutti, e ci si allea con chi condivide le stesse battaglie. Un'ovvietà politica, secondo me.
Però, ecco, aprire ai neodemocristiani un po' mafiosetti, quelli de "il matrimonio gay è una violenza della natura sulla natura", per fare un esempio recente, non è proprio una cosa di una sinistra degna di questo nome.

In tutta questa lotteria per farsi i nuovi amichetti e compagni di merenda, spunta un Mario Staderini che giustamente si chiede "PD dialoga con i 'moderati' Casini-Fini e si allea l'antiMonti Vendola. Curioso che nessuno si chieda se ci sarà un dialogo coi Radicali".
Infatti, ma come ho detto a lui, "a loro non interessa il dialogo sulle 'IDEE', ma sono semplici mercimoni elettorali". Ci si allea con chi porta più voti, non certo con chi ha proposte più valide.

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Una in Più che Sarà Mai

Basta aprire portafogli, borsette o marsupi che vedi spuntare tutto un bouquet di tessere magnetiche, tra patente, bancomat, carte di credito o tessere fedeltà dei supermercati, sarebbe così improponibile pensarne un'altra?
Una fiscal card, in cui memorizzare tutte le spese effettuate, così che al momento di fare la denuncia dei redditi non si corra più il rischio di rimanere sepolti dalle fatture, ma basti una strisciata e via.
Non è niente di epocale, intendiamoci, solo un modo per semplificare la vita dei contribuenti. E con la quale si potrebbe anche pensare di iniziare un percorso di vera riforma fiscale che non ti faccia pagare altre tasse su spese effettuate già tassate.

Per dire, con 50€ ci posso comprare un tavolo da giardino, che però costa 39,50€ + 10,50€ di tasse; anche lo stipendio però è già tassato, e quei 50 magari in origine erano 80. Su 80€ di stipendio lordo ci pago quindi 40,50€ di tasse (tassa sul reddito + IVA del tavolo).
Se quando compro il tavolo, però, il cassiere striscia la mia fiscal card, ecco che il costo del tavolo (su cui pago le tasse all'acquisto) viene decurtato dal mio reddito. Al momento di passare dal commercialista, striscio di nuovo la carta e comparirà quanto ho effettivamente guadagnato (ossia il reddito decurtato delle spese).
E su quello, che per me quindi è un "di più", sono disposto a pagarci anche il 60% di tasse. Sai poi la lotta all'evasione?

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Non hanno Idee, Quindi le Copiano

Ieri l'Onorevole Maurizio Lupi ha diffuso il progetto che il PdL intende sottoporre al Governo per l'abbattimento del debito pubblico e la riduzione del debito pubblico.
Roba grossa, eh. E soprattutto con un tempismo perfetto, visto che sono stati due anni al comando preoccupandosi solo di come salvare B & compari da processi e Bunga Bunga vari, adesso se ne escono belli come il sole annunciando mirabolanti operazioni di cessione ed alienazione pubbliche.
Che sia chiaro, possono anche essere idee buone, ma non potete mettervi a studiare solo nella pausa 'tecnica' e ripresentarvi ora nuovi, puliti e salvatori della Patria. Detto questo, secondo me se Berlusconi si ricandiderà nel 2013, vincerà di nuovo.

Qual'è l'idea concreta del PdL?
"Finanziare lo sviluppo del Paese e la diminuzione delle tasse con 1 punto in meno di pressione fiscale all’anno per 5 anni. La nostra proposta è la creazione di un fondo dove lo Stato cede il patrimonio pubblico. 400 miliardi di euro questo il valore del fondo ricavato che sarà destinato ad abbattere integralmente il debito pubblico".

Uhm... eppure io queste cifre le ho già lette da qualche parte... ma certo, nel manifesto firmato da 240 intellettuali diffuso giorni fa da Oscar Giannino!
Ancora una volta, il PdL si dimostra un'accozzaglia di gente impreparata, sempliciotta e non competente su quello che è chiamata a fare, cioè amministrare un paese; al punto che scopiazza idee a destra e a manca pur di recuperare un po' di credibilità. E il brutto è che ci riuscirà.

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mercoledì 1 agosto 2012

Me l'ha detto il Gobbo

A teatro si chiama "il gobbo" quello che suggerisce agli attori cosa dire, e in Parlamento i gobbi possono essere di diverse estrazioni. E' il caso della lobby del farmaco, in queste ore una delle più agguerrite contro le decisioni in tema di salute e medicinali.
Il decreto prevedeva un aumento della tassazione sui rimborsi del servizio sanitario nazionale del 3,65%; il senatore del PdL Paolo Tancredi, però, ha fatto arrivare via fax un emendamento pro-farmacie che ha ridotto questa aliquota al 2,25%. Il Parlamentare non si neanche degnato di nascondere il suggeritore, visto che il fax recava l'intestazione di una farmacia di Bergamo.

Quello delle lobby che da dietro le quinte orchestrano l'azione politica, in tema di farmaci come di qualsiasi altra cosa, è un problema reale. Nei corridoi delle aule parlamentari si vedono personaggi sinistri che avvicinano i vari politici per chiedere loro sottovoce provvedimenti o favoritismi vari.
Una politica sempre più piegata all'economia, da questi subdoli lobbismi fino alla voragine del debito pubblico, è quello che ha portato al Governo un manipolo di banchieri e tecnocrati; invece di recuperare la rettitudine, la correttezza e la moralità della Politica, siamo passati all'altro estremo, quella del controllo diretto dell'Economia sulla Società.

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