martedì 31 gennaio 2012

Quanto c'è da Aspettare?

Torno sulla questione del fondo anticrisi del comune di Milano alle coppie di fatto (ne parlo qui) per segnalare alcune prese di posizione che meritano riflessione.
Cominciamo dalla fine, con l'ottima sintesi dell’assessore alla Cultura Boeri, che ha parlato di un partito (quello Democratico, ndr) "scompaginato da una discussione che invece avrebbe dovuto guidare" e colpevole di non avere ancora aperto "una grande pubblica riflessione sui temi delle forme di coabitazione, dei servizi ai cittadini che scommettono su un destino comune e sullo statuto e i rituali del matrimonio". Con la conseguenza che sulla questione rimangono nel Pd divisioni tra laici e cattolici che "sono una ridicola eredità di antichi pregiudizi".
A difendere il provvedimento anche il vice sindaco Maria Grazia Guida, cattolica e con un passato di impegno nel volontariato, che in un'intervista a La Repubblica si chiede, giustamente e responsabilmente, perchè "un’amministrazione pubblica e laica dovrebbe discriminare alcuni soggetti fragili per le loro scelte di vita o d’amore", ma allo stesso tempo precisa che "non è una iniziativa per le convivenze omosessuali (non sia mai! Ndr)".
Arriva poi il leghista Matteo Salvini: "Vista l’evoluzione della società riconoscere le coppie di fatto non mi crea problemi" svolta libertaria della Lega? Ma no, tranquilli "Le coppie gay, però, sono un altro paio di maniche. Perché una famiglia, con o senza matrimonio, è basata sull’unione tra un uomo e una donna".
Quindi, estremizzando, un anziano vedovo, rimasto disoccupato, che decide di convivere con la sorella, anch'essa vedova e senza lavoro, ha più diritto a quei fondi di una coppia di lesbiche precarie? Non mi piace il gioco delle coppie di serie A e serie B, ma credo sia chiara la situazione grottesca...

Ma la chiosa più significativa, è quella di Carmela Rozza, capogruppo PD al Comune di Milano, che si oppone perchè non è ancora il momento per le coppie di fatto e per quelle omosessuali, il suo partito vuole "con testardaggine, affrontare l'argomento con la giusta serenità".
Ma sì, fate pure con comodo.E questo si dichiarano i Progressisti della politica italiana ("Ah annamo bene, annamo proprio bene" per dirla come la Sora Lella).

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Pisapia nel Mirino dei Costituzionalisti dell'Avvenire

Il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, intende assegnare il Fondo Anticrisi del Comune anche alle coppie conviventi, sia etero che omosessuali. Contrario ovviamente il Pdl, ma anche parte del PD. Ma come, ne avete cavalcato la vittoria al momento dell'elezione dicendo che quel risultato era anche vostro, ed ora lo contestate? Lo sapevate anche prima che lui era molto diverso dalla vostra (secondo me errata, ndr) concezione di "sinistra".

Immancabili anche le reazioni negative del quotidiano Avvenire: "Porre sullo stesso piano coppie che, sposandosi civilmente o religiosamente, assumono un preciso impegno pubblico e persone che, per scelta o per impossibilità, non rendono vincolanti i propri legami "affettivi", significa violare la lettera e lo spirito della nostra Carta fondamentale.
Bisogna evitare riconoscimenti impropri e dare chiara e incontestabile priorità alla famiglia fondata sul matrimonio. Che non è favorita dalla costituzione per 'ideologia', ma perché orientata a garantire quei rilevanti beni sociali che sono la stabilità delle relazioni fondamentali e la creazione di un ambiente più accogliente per i figli. Qui non ci sono discriminazioni da sanare ma condizioni e scelte oggettivamente diverse."
A rispondergli per le rime interviene Franco Grillini (che l'ultima volta stava nell'IdV, ora non so..): "Basta un nonnulla per sollevare un vespaio, così come sta succedendo a Milano. Per una misura di buonsenso come quella di non discriminare nessuno nell’accesso all’assistenza alle famiglie si è scatenata la solita reazione clericale. Il provvedimento di sostegno alle famiglie dice che anche le coppie non sposate in difficoltà saranno aiutate dal Comune. L’Avvenire sostiene dice che se uno è in difficoltà sono affari suoi, a meno che non sia regolarmente sposato. La differenza è tutta qui: se hai un pezzo di carta ok, se no sei abbandonato al tuo destino."

Ed infatti il nodo è questo: se sei formalmente sposato, allora hai diritto ai fondi, se invece sei legato affettivamente a qualcuno e ci convivi stabilmente, impossibilitato dalla legge a convolare a nozze, come dice Grillini, "sei abbandonato al tuo destino".
Circa l'incostituzionalità del provvedimento, faccio notare che la linea dettata dalla Carta non è 'Esclusiva' senza concedere possibilità di aiutare altri tipi di famiglia o comunità.

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lunedì 30 gennaio 2012

Non Lo Sanno Fare

C'è chi ha salutato con entusiaso l'arrivo del governo tecnico - "Finalmente gente competente e preparata", "Dovremo fargli un monumento a quell'uomo" - senza considerare un aspetto non proprio irrilevante. Che non sono politici.
E' arrivato venerdì alla Camera il via libera al Decreto Milleproroghe, approvato facendo ricorso alla fiducia, la 5° consecutiva richiesta dal Governo. E qui sta il punto.
La Politica, per definizione, è Mediazione tra le varie voci della società, (nel nostro sistema, rappresentate in Parlamento, ndr), per arrivare all'elaborazione di un provvedimento organico che sappia accontentare tutti, chiedendo quel che serve a chi può rinunciarvi e redistribuendolo a chi ne ha effettivamente bisogno. Questa è la differenza: loro non sanno fare Politica, loro non trattano, non mediano con nessuno in Parlamento.
Questo è il pacchetto, prendere o lasciare.


Anche, permettetemi il parallelismo, Berlusconi aveva questa caratteristica; le continue lamentele sui pochi poteri e sull'impossibilità di 'dare ordini', nonchè appunto il ricorso quasi continuo alla decretazione d'urgenza ed al voto di fiducia, lo dimostrano.
Perchè la Politica non è riduttivamente solo Potere, ma è Capacità Critica, è Saper Ascoltare, Mediare, Incontrare ed Accettare punti di vista diversi; tutto questo con la Convinzione delle proprie idee, e Sapendole Usare però per Trattare il Bene Comune.

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venerdì 27 gennaio 2012

Bravo Sallusti!

Allora, Alessandro Sallusti è il direttore de Il Giornale, e negli ultimi anni è stato uno dei protagonisti della celebre "macchina del fango", spalato contro gli avversari politici di Berlusconi per screditarli. Ha gettato le ombre più nere sulla professione del giornalista e sul suo importantissimo ruolo in democrazia.
Tutto questo non ce lo dobbiamo dimenticare, però questa volta - diamo a Cesare quel che è di Cesare - ha scritto un editoriale impeccabile e pungente nei confronti della stampa tedesca, che non perde occasione per deriderci e dipingerci in maniera caricaturale.
Scrive Sallusti: "Così sta passando di fatto sotto silenzio l'aggressione all'Italia messa in atto da Der Spiegel, il più importante settimanale tedesco: copertina sul caso Concordia e un titolo che non lascia spazio a equivoci: 'Italiani mordi e fuggi' letteralmente, ma traducibile come 'Italiani codardi'."
"Secondo Der Spiegel siamo un popolo di Schettino e non c'è da meravigliarsi di ciò che è successo al largo del Giglio. Di più: siamo tutte persone da evitare, un peso per l'Europa, un ostacolo allo sviluppo della moneta unica. Loro, i tedeschi, sì che sono bravi, 'con noi certe cose non accadono perchè a differenza degli italiani siamo una razza'."
L'affondo "Che i tedeschi siano una razza superiore lo abbiamo già letto nei discorsi di Hitler. Ricordarlo proprio oggi, giorno della memoria dell'Olocausto, quantomeno è di cattivo gusto."
"E' vero, noi italiani alla Schettino abbiamo sulla coscienza una trentina di passeggeri della nave, quelli della razza di Jan Fleischauer (autore dell'articolo) di passeggeri ne hanno ammazzati sei milioni. Erano gli ebrei trasportati via treno fino ai campi di sterminio. E nessuno della razza superiore tedesca ha tentato di salvarne uno. A differenza nostra, che di passeggeri ne abbiamo salvati 4.200 e di ebrei, all'epoca della sciagurate leggi razziali, centinaia di migliaia. Era italiano anche Giorgio Perlasca, fascista convinto (poteva anche evitare questa precisazione, ndr), che rischiò la vita per salvare da solo oltre 5mila ebrei."
Poi è lui che li canzona: "E' vero, noi italiani siamo fatti un po' così, propensi a non rispettare le leggi, sia quelle della navigazione che quelle razziali. I tedeschi invece sono più bravi. Li abbiamo visti all'opera nelle nostre città obbedire agli ordini di sparare su donne e bambini, spesso alla schiena. Per la loro bravura e superiorità hanno fatto scoppiare due guerre mondiali che per due volte hanno distrutto l'Europa. Fanno i gradassi ma hanno finito di pagare (anche all'Italia) solo un anno fa (settembre 2010) il risarcimento dei danni provocati dal primo conflitto: 70 milioni di un debito che era di 125 miliardi. Ci hanno messo 92 anni e nel frattempo anche noi poverelli li abbiamo aiutati prima a difendersi dall'Unione Sovietica, poi a pagare il conto dell'unificazione delle due Germanie."
"Per questo non dobbiamo vergognarci. Noi avremmo pure uno Schettino, ma a loro Auschwitz non gliela toglierà mai nessuno".

In rete si leggono commenti come 'senza parole', 'questo non è giornalismo', 'vergogna' o 'feccia', che credo siano dettati solo da un moto di rivalsa sul giornalista/lacchè dell'ex-Presidente del Consiglio.
Io invece gli faccio i complimenti, per un editoriale arguto, che con un umorismo amaro svergogna l'arroganza del settimanale tedesco e lo invita, prima di cercare la pagliuzza negli occhi altrui, a guardare la trave nel suo.

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Un'Altra Multa

Dopo averci dato 13 anni per adeguarci, l'Europa ha deciso di avviare le procedure per mettere in mora l'Italia. In arrivo un'altra bella multa che pagheremo, ovviamente, tutti, per non esserci ancora adeguati alla Direttiva 1999/74, in tema di allevamento di galline da uova.
Dal 1° gennaio 2012 in tutte le aziende di questo tipo sarebbero dovute entrare in vigore le nuove norme contro l'allevamento in batteria (ne parlo qui), per un approccio più dolce e meno invasivo dei naturali bisogni e comportamentali dell'animale.
Roberto Bennati, vicepresidente della Lav, spiega: "Su 50 milioni di galline ancora detenute nelle gabbie convenzionali in tutta Europa in violazione della normativa UE, quasi la metà, circa 20 milioni di galline, si trovano in Italia: una illegalità pagata sulla pelle di un grandissimo numero di animali." già, perchè siamo in buona compagnia in quest'infrazione, con Belgio, Bulgaria, Grecia, Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Romania "Ma questa diffusa illegalità rischia di pesare sulle tasche dei contribuenti italiani, che saranno chiamati a farsi carico economicamente della procedura di messa in mora."
Ma per ora il Ministro per le Politiche Agricole Catania prende tempo, ed intende lasciar 'decantare' la questione.

Ed invece, noi siamo qui ad accollarci l'ennesima ramanzina dall'Europa, in nome di una sconsiderata rincorsa alla crescita ed alla super-produzione.
Perchè il punto è questo, non si tratta solo di doveroso rispetto per gli animali, ma entrano in gioco tutte le mistiche che hanno guidato l'economia globale negli anni, l'ipersfruttamento e la crescita ad ogni costo.

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giovedì 26 gennaio 2012

Liberalizzato anche l'Inquinamento

E si scopre che dietro tra le libertà concesse dal decreto liberalizzazioni c'è anche quella per le imprese di compromettere l'ambiente, con gravi rischi per la salute. Un favore alle ecomafie.
Angelo Bonelli, presidente della Federazione dei Verdi, denuncia "Con l’art.48 si consente che i fanghi e i materiali provenienti dai siti di interesse nazionale da bonificare perché altamente inquinati possono essere riutilizzati come materiale di recupero. In sintesi materiali che hanno alte presenze nocive come mercurio, cadmio, diossine. Pensate che a Porto Marghera nei fondali vi sono solventi organici aromatici, cloroformio, tetracloruro di carbonio, dicloroetano, tricloroetilene, percloroetilene, bromoformio ecc… Si capisce che la norma è stata scritta per compiacere operatori del settore…l’obiettivo chiaro è poter valorizzare economicamente i sedimenti dragati altamente inquinati che si trovano nei siti di interesse nazionale, aree che è la stessa legge a definire inquinate. Quindi l’obiettivo è quello di creare un business e di fare in modo che i sedimenti dragati siano assimilabili a meteriali di recupero secondo quanto previsto dal DM 5 febbraio 1998".

Per capire meglio di cosa si tratta, prendiamo spunto dal caso che a fine 2011 portò in manette il vicepresidente della Regione Lombardia, il caso BreBeMi: grazie ad una serie di intercettazioni telefoniche, si scoprì che l'imprenditore Pierluca Locatelli aveva corrotto Franco Nicoli Cristiani (PdL) per ammorbidire i controlli in alcuni cantieri a Fara Olivana con Sola ed a Cassano d'Adda, dove venivano interrati abusivamente rifiuti illeciti.
Con questa norma, Locatelli si sarebbe risparmiato la tangente, perchè sarebbe stato tutto perfettamente legale.

Liberalizzare non deve significare deregolamentare o permettere pratiche di questo tipo, ma per come la vedo io dovrebbe servire ad ampliare le opportunità offerte dal Mercato.
Libertà di Mercato non è quella di danneggiare e di abusare delle risorse, ma Libertà di Ambire, Autodeterminarsi, Offrire e Scegliere, nel rispetto delle Regole Comuni e delle Libertà altrui.

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Ecco a Cosa Servono i Tecnici!

L'esecutivo guidato da Mario Monti ha presentato un emendamento al decreto Milleproroghe che cancella la sanatoria sui manifesti abusivi voluta bipartisan da PD e PDL(ne parlo qui).
L’emendamento è stato fortemente sostenuto dai Radicali e ben accolto da Giuseppe Rossodivita, Capogruppo della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei al Consiglio Regionale del Lazio: "Viene finalmente cancellato dal c.d. milleproroghe il vergognoso condono dei manifesti abusivi che ha assicurato per anni a tutti i partiti politici, tranne i Radicali, di pubblicizzare gratuitamente e illegalmente la loro attività politica."

E, dulcis in fundo, il Governo ha posto la questione di fiducia sul provvedimento alla Camera, così da evitare ulteriori cecchinaggi e vedere se qualcuno avrà il coraggio di votare contro per la sanatoria sabotata.
Manca ancora il passaggio al Senato, dove il tiro al bersaglio potrebbe riprendere, ma intanto è stato scongiurato un primo tentativo dei partiti di autocondonarsi. Ed è meglio che comincino a contare a soldi, perchè Rossodivita stima "un gettito importante, pari a circa 100 milioni di euro, per tutti i comuni da loro amministrati".
Per cui, almeno stavolta, 'W il Governo Tecnico', perchè, diciamolo, un Governo Bersani o Fini o Casini o Alfano, non lo avrebbe mai fatto.

Però, cari Tecnici, ci sono da toccare anche gli ingiusti privilegi che ha la Chiesa Cattolica in Italia, e per cui il Paese è già stato ripreso dall'Europa (per la violazione dell'articolo 108 del Trattato Europeo che regola aiuti di Stato e concorrenza) e dalla Corte Costituzionale nel 2004.

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martedì 24 gennaio 2012

Le Tasse sono Bellissime

Riprendo una vecchia citazione dell'ex-Ministro Padoa Schioppa (storpiata, a dire il vero, perchè il senso in realtà era "le tasse sono una cosa bellissima e civilissima, un modo di contribuire tutti insieme a beni indispensabili come la salute, la sicurezza, l'istruzione e l'ambiente", e direi che, piuttosto che usare clave o tirapugni, il concetto fosse giustissimo, ndr): parliamo di Tasse.

Da sempre in Italia si vogliono e promettono meno tasse. Berlusconi cominciò sotto questa bandiera il suo percorso politico, e negli anni coniò fantasiose riscritture dello slogan: "le mani nelle tasche", i vampiri della sinistra.. Ultimi arrivati in ordine di tempo sono i Tea Party italiani, che dell'omologo americano prendono i propositi anarcoliberisti, abbandonando le ideologie ultracattoliche.
Il fronte del populismo NO TAX si va allargando, dal PdL alla Lega, dal Movimento 5 Stelle al Movimento Libertario ('libertario' che, tra parentesi, vuol dire una cosa del tutto diversa da questo, ndr), soprattutto con l'aiuto 'tecnico' del Governo Monti.

Evidentemente credete tutto vi sia dovuto, e non vi rendete conto del 'a che cosa servono' le tasse.
E mettiamo da parte facili risposte demagogiche come "a strapagare chi ci governa!", non perchè errate, ma perchè semplicistiche e fuorvianti.
Cominciamo dalla scuola, che con le tasse paga stipendi di bidelli, professori ed impiegati, i muri degli edifici, i banchi, le sedie, i gessetti, le cimose e finchè dura i libri per l'istruzione primaria. Le borse di studio per le famiglie meno abbienti ed il sostegno per gli studenti disabili.
Ma se proprio vuoi ragionare egoisticamente, mentre giri per la città in auto e inveisci contro il 'governo ladro', pensa che con le tue tasse ci pagano l'asfalto, che "finalmente l'hanno messo a posto perchè c'erano delle buche enormi", l'elettricità del semaforo o lo stipendio del vigile che regolano il traffico, per impedire che tu finisca contro un muro, ed abbia bisogno della sanità pubblica, anche quella pagata con le tue tasse, stipendi di dottori, infermieri, macchinari, aghi, flebo e strumentazioni.

"Io non ho mai avuto incidenti" è quello che dice l'italiano medio, intrinsecamente fascista e che si ricorda di che cos'è la solidarietà umana solo quando c'è da mandare un messaggino al costo di 1€ per i terremotati di Vattelapesca.

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lunedì 23 gennaio 2012

E Anche Quest'Anno

Ti pareva: anche quest'anno c'è una campagna elettorale da fare (per le amministritative, ndr), e anche quest'anno bisogna pararsi bene.
Arriva quindi un emendamento ad hoc al decreto milleproroghe, che modifica l'articolo 42-bis del dl 207/2008 (convertito nella legge 14/2009). Detta così, non si capisce molto, ma se vi dicessi che il tema è "Disposizioni per la definizione di violazioni in materia di affissioni e pubblicità"?
Credo sia tutto chiaro ora: l'emendamento in questione dilata ulteriormente i tempi per la sanatoria sulle affissioni abusive che a breve appesteranno ogni città. E questo non "fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto" come recitava il testo originario, ma "fino al 29 febbraio 2012", sanando così dei reati che ancora devono essere commessi.

"Non è una sanatoria!" mi sembra già di sentir tuonare. Beh, 1000 euro forfettari invece, ad esempio, della multa massima di 1500 euro per ogni manifesto (come prevede il regolamento comunale di Roma), io la considero una sanatoria.
E chi ha scritto l'emendamento quest'anno? Gianclaudio Bressa (PD) e Gioacchino Alfano (PDL): eh sì, una di quelle (necessarie e responsabili) cause bipartisan.

All'Assemblea Nazionale del PD svoltasi questo weekend qualcuno (Mina Welby, ndr) ci ha provato a chiedere al partito di non votare questa indecente sanatoria, ma prima le hanno risposto che non era attinente alle questioni europee in discussione, e poi, quando l'ha modificato mostrando le evidenti attinenze, le hanno detto che non se ne poteva parlare perché era stato presentato in ritardo.

Poi però si arrogano presuntuosamente il diritto di essere superiori culturalmente ed istituzionalmente. Come direbbe Totò "Ma mi faccia il piacere!".

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venerdì 20 gennaio 2012

Le Sarà Sfuggito

Il Ministro Elsa Fornero, impegnata nello studio di una riforma del lavoro che metta d'accordo tutti, ha lasciato attivarsi una leggina (183/2010, il famigerato 'Collegato Lavoro') approvata a novembre 2010 che però, travolta dalle polemiche, era stata congelata e sospesa fino al 31 dicembre 2011.
La norma in questione introduce una serie di norme che renderanno ancora più difficile far valere i diritti degli atipici nei tribunali.
Il lavoratore atipico che deciderà di fare causa al suo datore di lavoro (il caso più comune è quello in cui dietro un contratto precario si nasconde un rapporto di lavoro dipendente a tutti gli effetti) avrà tempo massimo 60 giorni, dopodiché non potrà più rivendicare nessun diritto.
Di conseguenza il precario potrà impugnare solo i contratti firmati negli ultimi due mesi, e gli sarà difficile dimostrare come invece il susseguirsi dei rinnovi di contratti atipici siano inquadrabili invece come un rapporto di lavoratore dipendente.
Poi c'è la furbata licenziamento orale. Prima di questa legge, vi era l'obbligo per il datore di comunicare la cessazione del rapporto in forma scritta, con una lettera e una data precisa. Ora l’azienda potrà bloccare il processo semplicemente adducendo che il licenziamento (comunicato oralmente) c’è stato prima della data indicata dal lavoratore, magari trovando dei testimoni disposti a dichiarare il falso.

Ma anche nel caso riesca a vincere la causa di lavoro, il Collegato Lavoro provvede anche ad un drastico ridimensionamento degli indezzinni dovuti: prima, quando le aziende perdevano in tribunale erano obbligate a corrispondere al lavoratore tutti gli stipendi in cui era rimasto a casa, ma ora l’indennità per l’ex dipendente andrà da un minimo di 2,5 a un massimo di 12 mensilità. In una causa di lavoro da quando un avvocato deposita il ricorso alla prima udienza passano circa 2 anni, e poi c'è il processo che può durare anni.
Al lavoratore al massimo spettano 12 mesi di rimborso, anche se in tutto questo tempo resta disoccupato.

Prima di lanciarsi frettolosamente nell'opera di rimettere in sesto il Paese (cosa di cui, intendiamoci, c'è assoluto bisogno, ndr), sarebbe bene che il Governo controllasse anche le varie subdole leggine partorite dall'Esecutivo precedente.

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giovedì 19 gennaio 2012

Il Bavaglio Globale?

Il 24 gennaio partirà al Senato Usa la discussione di due proposte di legge che, udite udite, con la scusa della lotta alla pirateria, mettono a rischio la libertà d'espressione in rete. Per noi Italiani, giustificazioni già sentite e film già visti.
Sopa e Pipa sono gli acronimi che identificano i due provvedimenti; la prima mira ad introdurre una serie di pesanti restrizioni contro la violazione del copyright: gli utenti rischiano fino a 5 anni di carcere se postano online link (anche ad uso non commerciale), come una canzone caricata su YouTube e segnalata sul profilo Facebook. Inoltre il governo potrà richiedere agli Ip di bloccare l’accesso ai siti che riportano link "non autorizzati" e tagliare i finanziamenti con i quali supportano economicamente la loro attività., ad esempio via PayPal o Mastercard. Ad alto rischio anche il diritto di critica nei confronti di politici e di aziende.
La rimozione dei contenuti, si legge nella bozza, sarebbe coatta e non richiederebbe neanche l’intervento della magistratura; con buona pace della giustizia.

Ma la cosa più pericolosa, e per cui è in pericolo la libertà di tutti, è che l'effetto della legge si ripercuoterebbe ben presto in tutto il pianeta, visto che le principali imprese che forniscono servizi web risiedono negli Stati Uniti (Facebook, Google, Yahoo, Flickr..).
"Sopa e Pipa sono soltanto indicatori di un problema più vasto" che riguarda il tentativo di fare approvare in tutto il mondo provvedimenti che, con il pretesto della lotta alla pirateria, in realtà "attaccano la libertà online" e impediscono la diffusione di idee alternative al mainstream, avverte Sue Gardner di Wikimedia Foundation "La nostra preoccupazione va oltre: vogliamo che Internet rimanga libero e aperto, ovunque e per tutti".

Il Presidente Obama ne approfitta per acuire la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni "Sebbene riteniamo che la pirateria online sia una problema grave che necessiti di una seria risposta legislativa" scrive la Casa Bianca in un comunicato ufficiale "non sosterremo leggi che riducono la libertà di espressione, aumentano il rischio in materia di cyber-sicurezza o minano il dinamismo e l’innovazione di Internet a livello mondiale".

Contro le due iniziative stanno già protestano molti dei principali siti di servizi web: Google, Yahoo!, Mozilla, Flickr e Wikipedia.

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mercoledì 18 gennaio 2012

In Ghana, inizia nelle Scuole la Guerra ai Gay

Il Ministero della Pubblica Istruzione del Ghana ha emanato un documento che impone a tutte le scuole del Paese di dire ai giovani che le pratiche omosessuali hanno delle gravi conseguenze ed inculcare il legame tra questa e l'hiv; in questo modo, secondo il Ministero, si debellerà presto l'omosessualità dalla società.
Già lo scorso giugno la Commissione nazionale per l'educazione civica aveva richiesto delle misure per "la lotta all'omosessualità nelle scuole secondarie".

Convinti che le scuole siano "l’allevamento a terra per gay e lesbiche", il Ghana Education Service (GES) e la Conferenza dei direttori degli Istituti (CHASS) hanno accolto con favore il provvedimento.
Stephen Adu, direttore generale del GES, ha dichiarato: "Sono d’accordo con il fatto che i casi di omosessualità e lesbismo cominciano a essere sradicati dalle scuole, l’omosessualità è diventata molto comune ed è uno dei tanti problemi nelle nostre soprattutto negli istituti superiori".
Un problema, capito cos'è l'omosessualità per le persone che dovrebbero occuparsi di educazione e cultura? A voler fare il confronto, forse il tunnel della Gelmini o le poesie di Bondi non erano neanche così male.

Le conseguenze di un approccio del genere delle scuole verso i giovani saranno devastanti: una società buia, chiusa, in un clima medioevale da caccia alle streghe, in cui i gay non troveranno il coraggio di vivere apertamente il loro orientamento sessuale. Non si debellerà affatto l'omosessualità, ma si diffonderanno l'ignoranza, il timore, il sospetto, insensati, ed aumenteranno la discriminazione e l'isolamento sociale.

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Insomma, Cosa Volete?

Allora, Berlusconi si è sempre presentato come il più grande politico liberale della seconda repubblica, raccogliendo voti a piene mani (anche quando ha perso le elezioni, considerando tutto quello che (non) aveva fatto prima, ha comunque vinto, ndr). Si è riempito per vent'anni la bocca di "Libertà", incitando i giovani a fare impresa, ad essere creativi, promettendo di liberare tutti dalle ingessature del mercato, dai lacci e lacciuoli della burocrazia...
Non ha mai fatto niente di tutto questo, ma non c'entra, se lo avete votato perchè lui lo prometteva, allora dovete spiegatermi perchè ora, che al suo posto c'è uno che ha davvero la possibilità di aprire il mercato, scendete in piazza a manifestare?
Tassisti, farmacisti e benzinai, sono solo alcune delle categorie che in questi giorni attuano o minacciano proteste contro le liberalizzazioni allo studio del Governo. Mi si dirà che 'non è liberalizzando i taxi, gli orari dei barbieri o il commercio dei farmaci che si uscirà dalla crisi'. Cosa che non c'entra con il mio ragionamento: volevate un liberalizzatore, e votatavate Berlusconi; ora c'è Monti, potenzialmente un liberalizzatore vero, e protestate.
Forse vi siete resi conto che non era quello che volevate? Beh, se siamo arrivati a questo punto, è merito suo, e di chi lo ha votato. Lungi da me istigare all'odio, ma la verità è questa.
Le liberalizzazioni, se recintate da valide regole a tutela della qualità, e non le privatizzazioni selvagge viste ad esempio con poste ed autostrade, sono comunque spinte verso un aumento della libertà (vera, questa volta) di fare impresa, anche forse dell'occupazione ed un probabile calo dei prezzi per i consumatori.


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martedì 17 gennaio 2012

Al Capolinea

Dopo le dichiarazioni in difesa degli omosessuali e della laicità dello Stato (ne parlo qui), il vescovo di Ragusa si era guadagnato le critiche di Alberto Giannino, dell'associazione docenti cattolici (ne parlo qui). In difesa del prelato è intervenuto Filippo Angelica, rappresentante nientemeno che dell'UDC ragusano (tra parentesi le mie riflessioni, ndr):
"Trovo assurdo che il prof. Alberto Giannino, a nome dell’associazione culturale docenti cattolici, chieda da Milano addirittura le dimissioni del nostro vescovo Urso solo perché ha avuto il coraggio di ricordare la laicità (...) dello Stato. Sua Eccellenza Urso ha semplicemente detto la cosa giusta, ovvero lo Stato è una cosa, la Chiesa un’altra". (la laicità è proprio questo, rispetto delle idee e dei ruoli) "E se tocca alla Chiesa l'EVENTUALE (capito? Non è necessario e neanche richiesto) giudizio morale anche rispetto alle unioni gay, tocca allo Stato, come giustamente ricorda il nostro vescovo, la contemplazione e il riconoscimento di situazioni che esistono e che chiedono il riconoscimento dei propri diritti in quanto persone (applausi a questa chiosa: sono diritti umani e naturali, non dovrebbe essere qualcosa di concesso). Girarsi dall’altra parte significa essere fuori da ogni tempo, fuori dalla società di oggi. Il vescovo, al contrario di quanto afferma Giannino, non apre le porte solo ai gay ma anche agli ultimi, proprio così come invoca il presidente dei docenti cattolici che invece continua, lui si ossessivamente, a volersi girare dall’altra parte sui problemi della comunità Lgbt".

Se dopo un vescovo, dev'essere un democristiano a ricordarci cos'è la laicità dello Stato, siamo proprio al capolinea.

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Se Credi, Devi Farlo

Ricordate il vescovo di Ragusa che si era meritato la mia ammirazione per le sue dichiarazioni progressiste a difesa degli omosessuali e soprattutto della laicità delle istituzioni (ne parlo qui)? Anche tra i credenti (o almeno tra quelli più integralisti) non è certo passato inosservato (ovviamente, in tutt'altro senso).
A parlare è Alberto Giannino, dell'associazione culturale docenti cattolici (tra parentesi le mie riflessioni, ndr):
"Il 72 enne Vescovo di Ragusa, Mons. Paolo Urso, canonista, propone che lo Stato risconosca le unioni gay, ma non i matrimoni gay. Distinzione in punta di diritto per non urtare le gerarchie (il che sarebbe già un passo in avanti, ma comunque, lo dico ad entrambi, il matrimonio è un'istituzione squisitamente laica). In ogni caso per un prelato è una posizione alquanto singolare che contrasta con il Magistero, la Tradizione e la sacra Scrittura.
Questo significa che se nella pubblica opinione si auspicasse paradossalmente un’apertura su certi temi arditi lo Stato sarebbe chiamato a realizzarli per esempio sull’incesto o sulla pedofilia (raffronti del genere non sono certo una novità, ma trovo a dir poco orribile paragonare quello che considero un 'tratto comportamentale umano' ad un crimine). Non solo: lo Stato se riconoscesse le unioni di fatto un cittadino potrebbe avere quattro mogli come nell’Islam (qualcuno gli spieghi che cos'è la poligamia) il che, per un Paese a larghissima tradizione cattolica (che però è laico, giusto?) dove risiede il successore di Pietro e Vicario di Cristo in terra, sarebbe inaccettabile (il successore di Pietro non risiede in Italia, ma nella Città del Vaticano).
Monsignor Urso parla altresì di una Chiesa che dovrebbe aprire le porte. Ma le porte si aprono a tutti e a ciascuno e non solo a una categoria di persone (che spettacolo di discriminazione al contrario!). Si aprono agli ultimi, ai poveri, ai disoccupati, ai senza casa, agli sfrattati, ai cassintegrati, ai carcerati, ai disabili, agli stranieri, ai nomadi, e a coloro che non contano nulla (purchè non siano gay) come ha fatto Giovanni Paolo II prima e come sta facendo ora Benedetto XVI. Insistere ossessivamente solo sui gay come fa Sua Eccellenza mons. Urso significa leggere il Vangelo a senso unico o assumere posizioni cosiddette progressiste per compiacere chi vive una vita disordinata moralmente (se avesse detto 'moralmente personalizzata' mi sarebbe anche stato bene; e invece no, qui l'unico ordine morale da imporre è il loro). Urso se non condivide il magistero della Chiesa può sempre rimettere il mandato nelle mani di Benedetto XVI tre anni prima della scadenza naturale evitando di generare confusione, sconcerto, e disorientamento tra i fedeli (già me li vedo i ragusani in crisi mistica che vagano sperduti per le colline sicule)".

Capito? Se sei cattolico DEVI discriminare, se no, puoi andare.
Se vi siete stupiti per le posizione assunte dal vescovo, aspettate di leggere chi è dovuto intervenire a difenderlo da questo attacco, qui.

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Salvaguardare la Democrazia

Dopo che la Camera ha negato l'autorizzazione a procedere nei confronti del coordinatore del PdL in Campania, Nicola Cosentino, ecco che riparte il tam tam demagogico/giustizialista di chi vuole abolire questa guarentigia per i Deputati.
Parlo di demagogia perchè l'istituto dell'autorizzazione a procedere non è un semplice vezzo dei parlamentari, ma rappresenta una garanzia a tutela della terzietà degli stessi, della separazione dei poteri e della democrazia. O almeno, dovrebbe rappresentarla, perchè è innegabile che questo strumento sia stato ampliamente abusato negli anni (mi pare di aver letto che oltre il 25% delle votazioni avvenute nella storia della Camera abbiano riguardato procedimenti giudiziari nei confronti di politici, ndr).
L'autorizzazione a procedere difende il parlamentare, nella sua veste di rappresentante del potere legislativo, dalle collisioni e dalle ingerenze che potrebbero venirsi a creare con quello giudiziario.

Oppure volete una società dove i Magistrati, che non sono entità divine avvolte di luce, me comuni esseri umani con comuni pulsioni, rancori e paure, possano spadroneggiare senza limiti su tutto e tutti? Perchè, se lo volete, poi non venitemi a dire che avete rispetto per la Democrazia, perchè non ci credo.

Per questo ritengo sia sbagliato voler abolire l'autorizzazione a procedere, negli scopi rappresenta uno scudo necessario per la salute democratica, sarei però per una sua riforma che:
1) non blocchi il corso delle indagini (come poi è anche ora);
2) non contempli, quindi, le intercettazioni (attualmente anche quelle devono essere autorizzate);
3) necessiti per essere negata del voto di almeno due terzi della camera di appartenenza.

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venerdì 13 gennaio 2012

Non Sono Tutti Così

Vedete, quando scrivo qualcosa in difesa della laicità dello Stato e contro la Chiesa, specifico sempre di non essere avverso alla Fede nel suo astrattismo, ma di chiedere lo stesso rispetto per le idee, le opinioni e le libertà di tutti. Cioè, tu sei libero di pregare, adorare, leggere, ascoltare o mangiare quello che vuoi, ma rispetta la mia idea diversa e non volermi imporre la tua.
Premesso questo, è doveroso un distinguo anche all'interno del Clero, perchè, per fortuna, la Chiesa non è solo Ratzinger.

E' il caso di Monsignor Paolo Urso, 71enne vescovo di Ragusa, che pur nel rispetto del suo credo, prende le difese della laicità dello Stato, e lo fa su un tema scottante come quello del riconoscimento delle unioni di fatto (non siamo certo al matrimonio, ma le aspettative devono essere commisurate, ndr):
"Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, è importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto. Che va chiamato con un nome diverso dal matrimonio, altrimenti non ci intendiamo".
Un uomo di Chiesa lanciato in un vero discorso progressista, come ormai se ne sentono pochi:
"Sono stato educato alla laicità dello Stato. E uno Stato laico, come il nostro, non può ignorare il fenomeno delle convivenze, deve muoversi e definire diritti e doveri per i partner. Poi la valutazione morale spetterà ad altri. La Chiesa fa le sue valutazioni. Ma ciò non toglie che debba sempre essere una casa dalle porte aperte per tutti. Per gli immigrati che sbarcano sulle coste di Pozzallo, per le donne in fuga da mariti violenti, per chi è omosessuale e si sente escluso".

E' troppo se di dico di ammirare qualcuno che, dalla sua posizione, dice queste cose?




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giovedì 12 gennaio 2012

Ma Che Bel Giorno per la Democrazia

Referendum bocciato e Cosentino salvato dall'arresto.
Ma non è giusto fare di tutta l'erba un fascio, perchè gli ambiti e le motivazioni sono un po' diverse: nel caso di Cosentino, chi si illudeva che con Monti al Governo fossero tornare l'onestà e la correttezza in politica, si è dovuto scontrare con lo stesso Parlamento, tra cui altri inquisiti e condannati, eletto nel 2008. E non hanno avuto un ruolo marginale i giochi e le strategie elettorali: la Lega, dopo il tira e molla dal PdL, ed i roboanti annunci giustizialisti di Maroni, culminati nel voto di ieri della Commissione per le Autorizazzioni, ha lasciato 'libertà di voto' ai suoi deputati... ed abbiamo visto com'è andata: Cosentino salvo e Lega&PdL di nuovo in sintonia.
Lo stesso coordinatore del PdL in Campania aveva dichiarato prima del voto che si sarebbe dimesso con qualsiasi esito, per poi rimangiarsi tutto in mattinata... perchè, cosa vi aspettavate?

Sulla sentenza della Consulta circa il referendum, la faccenda è un po' più complessa, e qualche blogger politico in rete ci vede addirittura un disegno ben preciso della politica per boicottare la riforma della legge elettorale. Perchè, diciamocelo, a parole sono tutti contro il Porcellum, ma poi nei fatti piace e fa comodo ai maggiori partiti.
La Corte Costituzionale era chiamata a pronunciarsi sull'ammissibilità del referendum promosso dalla campagna "Firmo, Voto, Scelgo", promossa da Arturo Parisi e Andrea Morrone.
Ma se ricordate bene, quest'iniziativa si sovrappose di prepotenza ad una già avviata: "Io Firmo", che aveva un obiettivo un po' diverso, sanare il Porcellum. Questa, però, è di iniziativa popolare, sostenuta da Stefano Passigli, Giovanni Sartori, Enzo Cheli, Tullio De Mauro, Gianni Ferrara, Massimo Villone, Jacopo Sce, Daniel Pommier, Andrea Carandini, Gustavo Visentini, Claudio Abbado, Dacia Maraini, Renzo Piano, Inge Feltrinelli, Innocenzo Cipolletta, Margherita Hack, Benedetta Tobagi, Franco Cardini, Massimo Teodori, Umberto Ambrosoli, Domenico Fisichella, Enrico Scoppola (e su questa esponenvo le mie perplessità qui).
Nella campagna "Firmo, Voto, Scelgo", quella sostenuta dai partiti, per poi essere giudicata inammissibile, c'è una (voluta?) irregolarità. Ed è a quella che (giustamente) si appellata la Corte Costituzionale.
La chiave di volta è qui, nella sentenza n.32/1993 della stessa assise:
"Sono assoggettabili a referendum popolare anche le leggi elettorali relative ad organi costituzionali o di rilevanza costituzionale, alla duplice condizione che i quesiti siano omogenei e riconducibili a una matrice razionalmente unitaria, e ne risulti una coerente normativa residua, immediatamente applicabile, in guisa da garantire, pur nell’eventualità di inerzia legislativa, la costante operatività dell’organo."
Cioè, in questo caso specifico, la legge che rimane o salta fuori dopo la consultazione deve comunque dare la possibilità di andare ad elezioni. Se si fosse abolita la legge elettorale, e successivamente il Parlamento fosse caduto senza farne una nuova, il vuoto legislativo creatosi avrebbe reso impossibile tenere nuove elezioni. "Io Firmo" modificava il Porcellum (e secondo me in alcuni punti lo faceva in modo sbagliato, ndr) ma qualcosa almeno rimaneva.

Dubbi sulla volontarietà di un'azione del genere, organizzare una raccolta firme su un referendum già fallato e destinato ad essere respinto al solo scopo di oscurare ed impedire la riforma della legge elettorale, ne avrei meno se si fosse trattato di Berlusconi, ma non considero quelli del PD (a parte che la campagna era sostenuta da tanti altri di diversa estrazione politica, ndr) così carogne e così furbi.

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mercoledì 11 gennaio 2012

Un Anno Dopo, Cosa è Cambiato?

Un anno fa, in occasione delle celebrazioni per la Liberazione di Savarna (RA), lasciai l'ANPI, in segno di protesta contro le modalità arroganti ed autoreferenziali in cui fu svolto l'evento (ne parlo qui).Avevo deciso di tornare, e saggiare nuovamente il clima, perchè mi dispiaceva aver abbandonato un'associazione storica di cui condivido ideali e valori per una banale questione di disorganizzazione e mala gestione. Lo stesso segretario provinciale mi aveva proposto un incontro per ridiscutere del mio dietrofront; un incontro che ammetto però non c'è mai stato, un po' per pigrizia e mancanza di tempo.
Un anno dopo, beh, la situazione è quasi peggiorata, trasformata in un comizio elettorale condito di chiacchiere a metà tra un'osteria ed una presentazione della Tupperware.
Tra gli ospiti chiamati ad interventire, e qui le chiacchiere da osteria, anche un rappresentante di un'associazione per salvare il dialetto romagnolo. A quale titolo un personaggio del genere si inserisca negli ideali della Resistenza Partigiana non mi è dato saperlo. Ho come l'impressione si cerchi di tergiversare, parlando di altre cose. Intendiamoci, toccare argomenti che spazino anche nella storia della civiltà locale a quei tempi non sarebbe neanche un male, se fossimo in un momento tranquillo, ma proprio ora, con le truppe di CasaPound che si organizzano qua e là, i volonterosi petsitter di Lealtà e Azione che si diffondono al nord (ne parlo qui), e la Lega che torna a crescere nei sondaggi con i suoi comportamenti proto-fascisti (ne parlo qui).

L'incontro si apre con l'intervento del nuovo dirigente del circolo, che però non tocca mai le tematiche partigiane, ma parla invece del Governo Monti, e si sdilinquisce su come la situazione sia difficile e bisogni, obtorto collo, sostenerlo ed aiutarlo. Suona come una lagnosa giustificazione del PD, che ha negli anni occupato l'ANPI, erodendone il profilo culturale ed usandolo come mera cassa di risonanza elettorale.
'Ma diamo spazio ai consigli per gli acquisti' mi ripete Mike Bongiorno in testa mentre viene presentata la raccolta di non so quante decine di DVD realizzati da un concittadino con le interviste ad alcuni partecipanti alla Resistenza. E qui la presentazione Tupperware in salsa Partigiana.
Un'opera bellissima ed interessantissima, non voglio certo sminuirne il valore, che merita di essere diffusa in tutti i teatri ed in tutte le scuole. A proposito di scuola, ci viene mostrato un piccolo estratto delle interviste su DVD, alcuni frammenti riguardanti la scuola ai tempi del fascismo, con i racconti degli anziani sulla loro educazione. Poteva essere anche quello un ottimo spunto, per parlare di come l'ignoranza e la carenza d'istruzione siano un ottimo concime per le ideologie oppressive, e sia necessario rifocalizzarsi sulla cultura, uscita a pezzi dal berlusconismo. Ma, ovviamente, niente di tutto questo è stato detto.

Senza emozioni, ho abbandonato la stanza anche quest'anno senza rinnovare la tessera.


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lunedì 9 gennaio 2012

Parliamo della Stessa Cosa?

Con l'anno nuovo vorrei dire un grande basta a tutti quelli a cui chiedi una cosa e ti rispondono parlando di tutt'altro. A cosa mi riferisco? All'a me caro tema del matrimonio omosessuale. Che poi è già discriminante chiamarlo così: il matrimonio è tra due persone, poi che siano uomini, donne, trans o parenti è un'altra storia.
"Sei favorevole alle unioni gay?" mi capita sovente di chiedere.
"No perchè poi i bambini verrebbero su male" è una risposta frequente.
Ma cosa c'entrano i bambini?! Chi vi ha chiesto un parere su questo? Ora, statistiche e sondaggi fatti laddove le adozione per le coppie omosessuali sono consentiti dimostrano che vi sbagliate, ed anch'io sono favorevole all'estensione del diritto di avere figli anche a single e coppie oggi non riconosciute, ma questo non è l'argomento della domanda.
E badate, c'è un baratro, politicamente parlando, tra le due cose: il matrimonio (gay, trans, parentale, ndr) è una misura liberale e libertaria, che interessa solo la sfera personale degli individui, mentre l'adozione (single, gay, parentale, ndr) è progressista, un'innovazione che apre a nuovi meccanismi e riscrive le regole della società.
Io, ripeto, vedo con favore entrambe le cose, ma se parliamo di bianco non rispondetemi parlando di nero, soprattutto se siete fra quelli che difendono la tesi per cui facilitare i licenziamenti porterebbe ad una crescita della produttività, per dirne una di moda ultimamente.

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venerdì 6 gennaio 2012

Così te li Tieni Buoni

Il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, del PD, ha trovato il modo di riconquistare le simpatie degli elettori di sinistra più settari: un bel murales. Con uno spruzzo colorato sono così stati cancellati mesi di proteste per le iniziative che hanno danneggiato omosessuali, transessuali, turismo naturista (ne parlo qui) e giovanile (nonchè ciclisti di via Cairoli!).
Per realizzare il murales in questione, sono stati arruolati, e venuti fin qui da Cuba, nell'ambito di un progetto di scambi culturali, alcuni studenti cubani de la Escuela de Arte di Trinidad, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Ravenna. Nel'opera sono raffigurate le bandiere italiana e cubana, con i volti dei due celebri Comandanti Arrigo Boldrini ed Ernesto Guervara: Bulow e il Che.

Un'opera bellissima, dal valore artistico, urbano e sociale, che suggella un rapporto di amicizia tra l'Italia e Cuba, e che agli occhi di molti alza la reputazione del primo cittadino dopo le campagne a cui accennavo prima.
E qui sta il punto, perchè questo dimostra come molte persone, politicamente parlando, siano più propense a correre dietro ad un simbolo, intonare una salmodia, ripetere una citazione storica, che a valutare oggettivamente operati e comportamenti. Poi, io questa condizione la vedo più nell'estrema sinistra, avendo qualche contatto, ma credo che anche nell'estrema destra, tra pellegrinaggi in quel di Predappio, 'A NOI' e 'AD MAJORA', non se la passino molto diversamente.

Matteucci ha fatto sicuramente molte cose buone, come per esempio opporsi alla centrale a Biomasse a Sant'Antonio, ma non gli basta qualche striscia di colore su un muro per avere la mia fiducia.

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lunedì 2 gennaio 2012

Contro l'Omertà del Clero

Sottotraccia rispetto alle voci mediatiche tradizionali, c'è una piccola realtà che sta portando avanti una campagna martellante; parlo di 'Chi l'ha Visto?', stranoto e storico programma su persone scomparse e misteri insoluti in onda dal 1989 sulla terza rete Rai.
Da un po' di tempo si è tornato a trattare il caso di Emanuela Orlandi, ragazza che nel 1983, all'età di 15 anni, sparì nel nulla nella Città del Vaticano. Tante sono le ipotesi costruite e le piste seguite in proposito (per approfondire, vi rimando alla completa pagina Wikipedia sull'argomento, qui), tutte per ora arrestatesi di fronte al silenzio omertoso delle autorità vaticane. Sì, perchè le teorie più accreditate coinvolgerebbero lo IOR, la Banca Vaticana, o addirittura la Banda della Magliana.
Il fratello Pietro si è fatto punto di riferimento della ricerca di Emanuela, e, in collaborazione con la trasmissione, organizza proteste e manifestazioni per chiedere a chi sa, tra il clero, di parlare ed aiutare al ritrovamento.
Ultima in ordine di tempo, il 18 dicembre in Piazza San Pietro, durante l'angelus del Papa: una piccola folla di persone, con in mano la foto della ragazza scomparsa, raccolte sotto la finestra del Pontefice, in attesa anche solo di una parola di solidarietà, se non una rivelazione di verità. E invece niente.
C'è posto per tutti, nuovi santi proclamati in Spagna, saluti alle delegazione estere tra i presenti, ma il nome della Orlandi non viene mai pronunciato. E' il 'Popolo di Emanuela' a scandirlo più volte a gran voce, chiedendo un piccolo, simbolico gesto di speranza ed amore cristiani.
Quando la finestra si chiude, qualcuno urla "Bravi, se no entrano gli spifferi!".

Pietro non si arrende "il prossimo appuntamento non può che essere a Sant'Apollinare, davanti alla basilica dove hanno dato indegna sepoltura al boss della banda della Magliana: il vero snodo dell'intreccio tra Stato italiano, Vaticano e criminalità è in quella tomba. Cosa aspettano ad aprirla?!".
Voglio fare i complimenti a Pietro, per l'impegno e la tenacia con cui si prodiga nella sua battaglia, e con tutto lo staff di Chi lha Visto?, a partire dalla conduttrice, Federica Sciarelli, che si sta prodigando per sostenere questa lotta di verità e giustizia.

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